Discussione:
Risarcire i calunniati è comunque un investimento
(troppo vecchio per rispondere)
Anonymous
2009-05-15 08:25:51 UTC
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Filippo Facci condannato per diffamazione

Il giudice Geo Orlandini del Tribunale civile di Brescia ha condannato per diffamazione la Società
europea di edizioni (proprietaria del quotidiano Il Giornale) Maurizio Belpietro (all’epoca
direttore) e Filippo Facci (autore della diffamazione) a 50 mila euro di risarcimento nei
confronti di Alfredo Robledo, Sostituto procuratore al Tribunale di Milano.
Nella sentenza si legge che il giudice “accerta la natura diffamatoria ai danni del dott. Alfredo
Robledo, Sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano, dell’articolo a
firma di Filippo Facci dal titolo “Gli ultimi saranno gli ultimi” pubblicato in data 18/02/2006
sul quotidiano Il giornale”.

Filippo Facci dovrà pagare a titolo di riparazione pecuniaria ex art. 12 legge 47/48 10 mila euro
e in solido “con i convenuti a rifondere le spese processuali per 9.500 euro, oltre al rimborso
forfettario ex art. 15 ed accessori di legge.
Il giudice obbliga che la sentenza sia pubblicata una volta a caratteri doppi del normale, sulla
pagina de “Il giornale” che ospita la cronaca giudiziaria, nonché sui quotidiani “La Repubblica” e
“Corriere della sera” entro 60 giorni dalla comunicazione con addebito ai convenuti predetti delle
relative spese.”
La sentenza è stata emessa il 20 febbraio scorso. Il Corriere l’ha pubblicata oggi 14 maggio a
pagina 38.

Non so se quei soldi li pagherà di tasca propria Filippo Facci o per lui Paolo Berlusconi,
proprietario del Giornale. Certo è che anche negli anni 2000 diffamare o calunniare, come recitava
uno degli 11 princìpi del propagandista nazista Joseph Goebbels degli anni ‘30 “qualcosa resterà.”
Filippo Facci è uno di quelli che ha le spalle al muro. Per i suoi padroni risarcire i calunniati
e i diffamati come Antonio Di Pietro è comunque un investimento. Soprattutto in campagna
elettorale perché quel “qualcosa che resterà” è proprio la confusione che l’italiano medio
televisionaro e disinformato ha, nell’associare tutti i personaggi della politica sullo stesso
piano. Votando spesso i partiti di Berlusconi.
Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale citati nell’articolo diffamatorio di Facci su commissione,
erano i pm che avevano chiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi per corruzione in atti
giudiziari nei confronti di David Mills, quest’ultimo guarda caso, condannato a 4 anni e mezzo di
galera. Unico corrotto della storia giudiziaria mondiale che paga senza corruttore (Silvio
Berlusconi isolato dal lodo alfano). Filippo Facci, nel suo “appunto” in prima pagina a libro paga
di Berlusconi, aveva dipinto i 2 magistrati tipi di cui non fidarsi. Pensa un po’ che bufala!

Del resto le frasi diffamatorie di Filippo Facci ai danni di persone incensurate o comunque oneste
non si contano più. Tanto per ricordarne alcune, Filippo Facci è quello che sulle prime pagine del
Giornale ha recentemente dato dell’animoso coglione a Marco Travaglio, dell’eccentrico pederasta a
Gianni Vattimo ed è colui che ha intimato ai redattori di Wikipedia di oscurare la sua pagina
personale sotto la minaccia di denunce.

Evidentemente troppo onesto e coerente il Facci. Lo stesso che da giovane cronista d’assalto
attaccava i politici disinvolti - per non dire ladri - sulle colonne di un giornale locale. Un
talento venduto all’ortodossia craxiana che nei primi anni ‘90, spinto da opportunismo e voglia di
emergere, lo trasformarono in confidente habitué del latitante socialista nella sua villa di
Hammamet. La sua mossa vincente assieme al dare addosso al pool di Mani pulite e a tutta la
magistratura, perché resero il Filippo Facci odierno con le mèche l’attendente ideale da
traghettare nello spoils system del piduista.
Vita, notorietà e guadagni da quegli anni cambiarono per Facci. Dalla fame alle diffamazioni. Che
progresso!
Acc4you
2009-05-15 10:38:32 UTC
Permalink
perche' il titolo corre cosi?
azz...a - 90% dai maxximi...
Post by Anonymous
Filippo Facci condannato per diffamazione
Il giudice Geo Orlandini del Tribunale civile di Brescia ha condannato per
diffamazione la Società
europea di edizioni (proprietaria del quotidiano Il Giornale) Maurizio
Belpietro (all'epoca
direttore) e Filippo Facci (autore della diffamazione) a 50 mila euro di risarcimento nei
confronti di Alfredo Robledo, Sostituto procuratore al Tribunale di Milano.
Nella sentenza si legge che il giudice "accerta la natura diffamatoria ai
danni del dott. Alfredo
Robledo, Sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di
Milano, dell'articolo a
firma di Filippo Facci dal titolo "Gli ultimi saranno gli ultimi"
pubblicato in data 18/02/2006
sul quotidiano Il giornale".
Filippo Facci dovrà pagare a titolo di riparazione pecuniaria ex art. 12
legge 47/48 10 mila euro
e in solido "con i convenuti a rifondere le spese processuali per 9.500
euro, oltre al rimborso
forfettario ex art. 15 ed accessori di legge.
Il giudice obbliga che la sentenza sia pubblicata una volta a caratteri
doppi del normale, sulla
pagina de "Il giornale" che ospita la cronaca giudiziaria, nonché sui
quotidiani "La Repubblica" e
"Corriere della sera" entro 60 giorni dalla comunicazione con addebito ai
convenuti predetti delle
relative spese."
La sentenza è stata emessa il 20 febbraio scorso. Il Corriere l'ha
pubblicata oggi 14 maggio a
pagina 38.
Non so se quei soldi li pagherà di tasca propria Filippo Facci o per lui Paolo Berlusconi,
proprietario del Giornale. Certo è che anche negli anni 2000 diffamare o
calunniare, come recitava
uno degli 11 princìpi del propagandista nazista Joseph Goebbels degli anni
'30 "qualcosa resterà."
Filippo Facci è uno di quelli che ha le spalle al muro. Per i suoi padroni
risarcire i calunniati
e i diffamati come Antonio Di Pietro è comunque un investimento. Soprattutto in campagna
elettorale perché quel "qualcosa che resterà" è proprio la confusione che
l'italiano medio
televisionaro e disinformato ha, nell'associare tutti i personaggi della
politica sullo stesso
piano. Votando spesso i partiti di Berlusconi.
Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale citati nell'articolo diffamatorio di
Facci su commissione,
erano i pm che avevano chiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi
per corruzione in atti
giudiziari nei confronti di David Mills, quest'ultimo guarda caso,
condannato a 4 anni e mezzo di
galera. Unico corrotto della storia giudiziaria mondiale che paga senza corruttore (Silvio
Berlusconi isolato dal lodo alfano). Filippo Facci, nel suo "appunto" in
prima pagina a libro paga
di Berlusconi, aveva dipinto i 2 magistrati tipi di cui non fidarsi. Pensa
un po' che bufala!
Del resto le frasi diffamatorie di Filippo Facci ai danni di persone
incensurate o comunque oneste
non si contano più. Tanto per ricordarne alcune, Filippo Facci è quello
che sulle prime pagine del
Giornale ha recentemente dato dell'animoso coglione a Marco Travaglio,
dell'eccentrico pederasta a
Gianni Vattimo ed è colui che ha intimato ai redattori di Wikipedia di
oscurare la sua pagina
personale sotto la minaccia di denunce.
Evidentemente troppo onesto e coerente il Facci. Lo stesso che da giovane
cronista d'assalto
attaccava i politici disinvolti - per non dire ladri - sulle colonne di un
giornale locale. Un
talento venduto all'ortodossia craxiana che nei primi anni '90, spinto da
opportunismo e voglia di
emergere, lo trasformarono in confidente habitué del latitante socialista
nella sua villa di
Hammamet. La sua mossa vincente assieme al dare addosso al pool di Mani pulite e a tutta la
magistratura, perché resero il Filippo Facci odierno con le mèche
l'attendente ideale da
traghettare nello spoils system del piduista.
Vita, notorietà e guadagni da quegli anni cambiarono per Facci. Dalla fame
alle diffamazioni. Che
progresso!
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